Si è spento Giovanni D’Agata, Gianni, per gli amici e per i colleghi. Apprendiamo che se ne è andato dopo una lunga malattia, noi lo abbiamo perduto di vista da qualche tempo. Gianni, e tutti i fotoreporter di razza siciliani (non solo “catanesi”) che lo hanno preceduto, – da Nino Furnari, a Turi Ragonese, a Mario Torrisi, a Tano Zuccaro – hanno fatto la storia fotografica della Sicilia, hanno portato l’immagine di quest’Isola (immagine bella e brutta, ma sempre vera) al di là dello Stretto, cogliendone gli aspetti più significativi spesso molto di più di quanto un giornalista possa fare. Anzi, erano loro stessi, il più delle volte, a suggerire ai giornalisti spunti che questi non avevano colto.
Gianni, scorbutico e pacioso, come tutti gli altri, ha rappresentato lo spirito giornalistico di una generazione che non si è mai voluta arrendere, nonostante le difficoltà dei percorsi accidentati, delle foto mal pagate (o non pagate), di un lavoro professionale non sempre valutato come meritava. Un altro pezzo di Catania (della Sicilia) che scompare, difficilmente sostituibile. Ciao Gianni, siamo vicini a Te e al dolore dei Tuoi familiari.